Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Motto Rotondo e Monte Tamaro m.1962

Oggi si va oltre confine per scoprire un nuovo luogo e per salire una nuova cima molto conosciuta nel Ticino: il Monte Tamaro che si erge a sud-ovest del Passo del Monte Ceneri dividendo il cantone in Sopraceneri e Sottoceneri, raggiungiamo uno degli ultimi paesi del Sottoceneri, Mezzovico, parcheggiamo per le ore 8.15 nei pressi del ristorante Alpino in centro al paese, e dopo i preparativi ci incamminiamo per la via Ai Ronchi cercando i segnavia gialli. La giornata promette bene con un clima piacevole che ci infonde tanta voglia di camminare. Troviamo i segnavia e nel seguirli giungiamo ai primi cartelli: qui troviamo due opzioni per salire al monte Tamaro: a sinistra 4 ore e 30 invece a destra 4 ore e 10, noi scegliamo di andare a destra anche perché avevamo letto della salita al monte proprio per l’itinerario che passa dall’Alpe Duragno. Così fiduciosi intraprendiamo la lunga salita… ore 9.10 circa arriviamo nei pressi della località Tortoi m.914. Il sole alle nostre spalle ci scalda e ci illumina, il paesaggio con i suoi colori gialli anomali dovuti al secco di questo inverno 2022 molto scarso di precipitazioni ci affascina.  Superiamo un gruppo di baite e poi su fino ad un altro bivio dove troviamo altri cartelli con le tempistiche per il Monte Tamaro che indicano ancora 2 ore e 40… Proseguiamo all’interno di un bosco poi salendo sbuchiamo su un pendio. Seguiamo la traccia e girando attorno a questo promontorio iniziamo ad addentrarci nella valle di Duragno. Bellissimo paesaggio!! Continuiamo a salire puntando in lontananza l’Alpe Duragno, un ultimo sforzo e lo raggiungiamo, m.1491, ore 10.30. Purtroppo lo troviamo chiuso,  attorno a noi solo qualche camoscio che scorrazza sui ripidi pendii… dopo una breve sosta proseguiamo. Tra una chiazza di neve e l’altra seguiamo i segni bianco-rossi che in breve ci portano all’Alpe di Campo, che superiamo senza fermarci fino ad arrivare ad un bivio dove teniamo la destra e dopo un breve strappo giungiamo alla grande antenna posta sul crinale per collegare il Canton Ticino al resto della Svizzera. Sono le ore 11.15, i cartelli ci dicono che mancano ancora 40 minuti alla cima del Monte Tamaro, così continuiamo il nostro cammino. Ora l’ambiente si fa più interessante, ci troviamo sulla cresta ad una quota vicino ai 2000 m. con la nostra meta ancora lontana… dopo esserci coperti per il vento fresco che sferza su questo crinale seguiamo divertiti e motivati la traccia per facili roccette,  dopo aver superato la Capanna Tamaro m.1867, saliamo sulla cima del Motto Rotondo in dialetto Ul Mott Tund m.1928! Wow! Che bello!! Proseguiamo, con attenzione scendendo questa cresta tra rocce facili e traccia di sentiero, dopo alcuni minuti raggiungiamo un passo dove troviamo alcuni cartelli e la traccia che porta alla vetta… ultimo strappo e in breve siamo sulla cima di questo splendido monte! 4 ore fantastiche dove abbiamo incontrato solo una persona, in vetta troviamo invece alcune persone salite dal versante opposto. Ci scattiamo un selfie a sigillo di questa conquista e ammiriamo il panorama intorno, subito notiamo il sentiero completamente inagibile dalla neve che dalla Capanna Tamaro porta al passo evitando la cresta che invece abbiamo fatto noi. Ora ci godiamo il nostro pranzo con una vista mozzafiato seduti sul basamento della croce di vetta. Rilassati ci godiamo il momento, meditando sul da farsi per il ritorno. Decidiamo di completare un bel giro ad anello proseguendo per il versante opposto verso l’ignoto. Seguiamo per Bassa di Indemini m.1723 che raggiungiamo in breve dalla cima, da qui con attenzione a non sbagliare cerchiamo le giuste indicazioni per Mezzovico e una volta sul sentiero iniziamo una lunga discesa passando per luoghi nascosti con i suoi resti di una vita antica… In circa un’ora arriviamo al Pian Cusello m. 1343 dove troviamo la casa Forestale-Acquedotto di Lugano in un ambiente ben curato dalla vista unica. Sono le 13.40 circa, ci fermiamo per riposarci un pochino mangiando una barretta… ma bando alle ciance la strada è ancora lunga, scendiamo ripidi nella valle e seguendo le indicazioni dopo aver superato il corso d’acqua, rimontiamo l’altro versante e seguendo questo lungo sentiero ad un certo punto ci ritroviamo senz’acqua… così,  stanchi e assetati, speriamo in una fontana nei pressi dei monti…  finalmente giungiamo nei pressi di alcune case in località Garzon e con gioia troviamo una fontana, fantastico!!! La nostra salvezza!! Ci rifocilliamo e dopo la pausa riprendiamo il cammino. Superiamo i Monti di Mezzovico con le sue baite e dopo un’oretta dalla fontana arriviamo in paese per le ore 16.00. Bellissimo giro, lungo, di grande bellezza e soddisfazione: dove abbiamo attraversato valli, salito crinali, raggiunto cime e scoperto tanti angoli di una vita passata, dove l’amore e la cura per questi luoghi si vede e regala emozioni uniche.

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percorso
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