Oggi siamo qui a raccontare una bellissima giornata in quel della Val di Scalve
Io e Alessandra ci consultiamo la sera prima e optiamo per la sua proposta che come sempre non delude mai: andremo in Val di Scalve, dove raggiungeremo la Cima Baione risalendo il Canale Nord-Ovest, detto anche “Canale Nascosto”, chiamato così perché finchè non si arriva alla base del canale rimane nascosto. Con gli amici Angelo e Gabriele partiamo alle ore 4.30 da Caslino, raggiungiamo Alessandra a Bergamo e continuiamo per Schilpario, superiamo il paese e parcheggiamo la nostra auto prima del Passo del Vivione. Sono le ore 7.00 . Zaino in spalla, racchette alla mano e partiamo a camminare. Fa freddo ma non freddissimo. Raggiungiamo in circa 30 minuti il Rifugio Cimon della Bagozza, dove ci fermeremo al ritorno per un meritato pranzetto. Continuiamo il sentiero verso il Passo Campelli, di lì a poco usciamo dal bosco, e si apre una visuale mozzafiato davanti ai nostri occhi: diverse cime innevate a formare un’anfiteatro fantastico, ora capiamo perché queste montagne sono chiamate le “Piccole Dolomiti” della Val di Scalve. Continuiamo insieme a diverse compagnie di ragazzi che incontriamo durante il percorso. Loro arrivati all’altezza dei cartelli deviano tutti a destra per la Cima della Bagozza. Rimaniamo noi quattro che continuiamo a camminare con Alessandra che ci guida fino ad intercettare il canale da risalire… qui vediamo uno scialpinista che è ben più avanti di noi, e non è male perché ci sta tracciando il percorso, che altrimenti avremmo dovuto battere noi.
Qui facciamo una piccola sosta, calziamo i ramponi e ripartiamo, decidiamo di prendere in mano le picche più avanti.
Facciamo un piccolo traverso, e poi iniziamo a prendere quota con un percorso a zig zag. Notiamo che la neve è in buone condizioni, e grazie anche al percorso già tracciato in poco tempo arriviamo alla base del canale, a sinistra del vallone appena risalito, che ora non è più nascosto ai nostri occhi. Ci fermiamo, mettiamo via i bastoncini, prendiamo in mano la picca, e iniziamo a fare sul serio. Inizialmente il canale è largo, e ha una pendenza non esagerata. Continuiamo fino ad uscire sulla forcella a nord della Cima di Baione, qui risaliamo in obliquo sulla sinistra con una pendenza che va ad aumentare, e conduce al canalino est della Cima di Baione. Lo passiamo, progrediamo sull’ultimo tratto in cui riaffiorano porzioni di roccia non completamente coperte dalla neve, e arriviamo alla fine del canale. Qui una comoda forcella ci dà modo di ammirare il paesaggio che si presenta davanti ai nostri occhi: la Val Camonica completamente imbiancata, con il suo massiccio della Concarena e la Cima Bacchetta. Ma non siamo arrivati, la Cima Baione è alla nostra sinistra, la raggiungiamo dopo aver risalito con attenzione un pendio un pò ripido di erba e roccette in circa 10 minuti di cammino. E finalmente arriviamo in cima!! Sono le ore 11.00. Troviamo lo scialpinista che è lì ad aspettarci, lo salutiamo e lo ringraziamo per avere tracciato il percorso. Che spettacolo il panorama!! Ci congratuliamo tra noi, scattiamo tante foto immortalando il momento, e ci sediamo a mangiare qualcosa e a goderci la meritata cima. Siamo felici, osserviamo intorno a noi lo scenario che ci circonda, persino il ghiacciaio dell’Adamello si fa vedere in tutta la sua fierezza. Commentiamo la salita, ci scattiamo ancora diverse foto tutti insieme, e poi decidiamo di scendere. Ripercorriamo in discesa il pendio erboso, e arriviamo alla forcella, dove optiamo per usare la corda così da evitare il primo tratto non molto simpatico di neve e roccia. Alessandra trova un bel sasso dove ancorare un cordino che poi abbandoneremo, dove facciamo passare la corda che a turno utilizziamo per scendere giusto quei 10 metri che ci interessano. Fatto questo, percorriamo un’ultimo tratto con la pendenza un pò più importante, il canalino est, dopodichè la parte più difficile è passata… ora con calma arriviamo alla base del Canale Nascosto appena percorso, e di nuovo ripercorriamo la parte iniziale del percorso a zig zag, con lo spettacolo delle cime dolomitiche alle nostre spalle. Arrivati in basso ci togliamo i ramponi, mettiamo via le picche, e ci dirigiamo verso il Rifugio Cimon della Bagozza, dove Silvio, il gestore che conosce bene Alessandra, ci delizia con un fantastico piatto di polenta e cotechino da leccarsi i baffi!
Un’altra bellissima avventura si è conclusa, arricchendoci di tutto ciò che il corpo e lo spirito hanno bisogno: autostima, coraggio e bisogno di uscire dalla zona di comfort.