Per questo fine settimana pensiamo ad un giro non troppo impegnativo, magari con le ciaspole, e girando sui vari social per trovare un’idea ci imbattiamo in questa escursione al Monte Sasna. Essendo una zona che abbiamo in parte percorso l’estate 2019 durante il Giro delle Orobie Orientali ad Anello ci piaceva l’idea di ammirarla in veste invernale, e così abbiamo optato per questo bel giro nelle Orobie! Siamo in 3, noi e il nostro ormai socio Angelo, di buon ora partiamo da Caslino alla volta di Lizzola, frazione di Valbondione nella Val Seriana. Ore 8.00 parcheggiamo a Lizzola nei pressi della mini baby pista da sci, oltre a noi un bel gruppo di skyalper che come noi parte da qui iniziando la salita per il sentiero n.307 che porta al Passo della Manina m.1796. Da subito, calziamo le ciaspole e dopo aver attraversato la pista ci addentriamo nel bosco, con tratti senza neve per poi sbucare su un bel pianoro nei pressi della baita dell’Asta Bassa completamente bianco. Wow! Che spettacolo! Teniamo la sinistra salendo il ripido sentiero che ci porta in circa un’ora alla Chiesetta della Madonna Pellegrina con la sua particolarità di avere due altari speculari, uno rivolto verso Lizzola e uno verso Vilminore di Scalve posta a m.1796. Rimaniamo ammaliati dal paesaggio che troviamo, dinanzi a noi la Val di Scalve, il sole ancora basso con la Presolana sullo sfondo in tutto il suo splendore. Sostiamo alcuni minuti rapiti dai ricordi, torniamo allo scorso agosto quando ci trovavamo proprio qui mentre percorrevamo il Sentiero delle Orobie Orientali, che emozione! Lasciamo la Chiesetta alle nostre spalle, raggiungiamo il Passo della Manina m.1828, poi camminando su una bella cresta giungiamo alla base di un pendio che ci impegna non poco… con tenacia lo superiamo e proseguendo per traccia raggiungiamo la croce dell’anti cima. Bellissimo! Un panorama unico, con i giganti delle Orobie davanti a noi, il Pizzo Coca, il Pizzo Redorta e il Pizzo Scais, e tutto attorno le cime innevate. Dopo un po’ proseguiamo fino alla cima vera e propria, che raggiungiamo per le ore 11.00, con stupore, non troviamo la croce, forse sepolta sotto la neve, oltre a noi due sky alper intenti a prepararsi per la discesa, scambiamo due chiacchiere e in men che non si dica scompaiono alla nostra vista. Felici di aver raggiunto questa cima, modesta ma che non ha nulla da invidiare alle altre, facciamo la nostra foto di rito, poi iniziamo la piacevole discesa di questa dolce cresta che divide la Val Seriana dalla Val di Scalve, per tornare alla Chiesetta al Passo della Manina dove ci godiamo il nostro consueto pranzo domenicale a base di uova sode, nel frattempo il cielo si copre di nuvole grigie ma con ancora qualche tiepido raggio di sole che ci scalda prima di affrontare la discesa che in breve ci porta a Lizzola dove abbiamo lasciato l’auto.
Bellissima ciaspolata, facile, ma da affrontare con la dovuta attenzione e la giusta attrezzatura, passeggiando in un ambiente unico immersi tra le fantastiche Orobie!
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