La settimana è passata veloce e ora che ci troviamo in Majella tenteremo la salita alla seconda cima dell’Abruzzo ossia il Monte Amaro che dai suoi m.2793 domina tutto il Parco Nazionale della Majella, il secondo massiccio montuoso più alto degli appennini continentali dopo il Gran Sasso. Di base a Lettomanopello detta anche “città della pietra” per le tradizionali attività di lavorazione della pietra della Maiella nello splendido appartamento “Il Portico degli Amori”, dopo alcuni giorni passati girovagando qua e la, nell’ultimo giorno utile ci prepariamo e ancora nel cuore della notte partiamo per raggiungere il Rifugio Bruno Pomilio a quota 1888 metri situato sulla cresta della Maielletta. Ore 5.30 siamo arrivati al rifugio: con sorpresa troviamo un clima non proprio piacevole: buio, nebbia e freddo! Così decidiamo di aspettare ancora un attimo prima di avventurarci subito a camminare, attendiamo in macchina il momento propizio. Ore 6.00, si parte! Sette gradi la temperatura, nebbia e vento, anziché il sentiero, seguiamo la strada asfaltata onde evitare di sbagliare e una volta giunti al piazzale del Blockhaus seguiamo la strada in cemento poi andiamo a destra per traccia ben segnata grazie alla corsa che si svolge proprio oggi. Un’ora e mezza di cammino, prima su strada poi per sentiero con nebbia e nuvole basse che non ci fanno capire bene dove ci troviamo e la conformazione del territorio, ma non molliamo, una volta nei pressi di un fontanino iniziamo a salire ripidi fino ad un piano dove a pochi metri sorge il Bivacco Fusco. Sono le ore 8.10, breve sosta ammirando lo spettacolo che ci si palesa davanti a noi grazie alle nuvole che si sono diradate. Oggi si corre la “Monte Amaro Skyrace” e qui troviamo due collaboratrici con le quali scambiammo due chiacchere… ma bando a le ciance, l’escursione di oggi è lunga così si riprende il cammino, ora su crinale detritico saliamo e dopo un numeroso gruppo di camosci giungiamo alla vetta del Monte Focalone m.2676: fantastico! Salutiamo un altro collaboratore della gara che in compagnia del suo cane al riparo dal vento dietro il cumulo di pietre aspetta i concorrenti… proseguiamo ora scendendo ripidi su pietraia attraverso nuvole e vento che ancora non ci lasciano chiara la vista per la vetta… una volta giunti al Primo Portone, l’ambiente ci cattura totalmente e sotto un vento fresco proseguiamo fino al Secondo Portone e in compagnia dei camosci nella valle alla nostra sinistra, arriviamo al Terzo Portone. Ora il tratto più ripido nei pressi della Grotta dei Tre Portoni o Abisso De Gasperi. Lo risaliamo e raggiungiamo un pianoro erboso dove ci fermiamo per un breve spuntino chiacchierando con un ragazzo con un altro collaboratore della gara e con due speleologi intenti a scaricare materiale con l’elicottero. Nel frattempo con sorpresa arriva il primo concorrente, aspettiamo il suo passaggio incitandolo, poi riprendiamo il cammino… seguiamo il pianoro erboso fino al suo culmine poi giù in un altro pianoro e in fine l’ultimo strappo, il più duro: sotto un vento forte con le nuvole che ci passano davanti velocemente nel mentre passano i vari runners, così senza mollare finalmente raggiungiamo la vetta! Ore 10.40! Ci congratuliamo e dopo alcune foto veloci in compagnia degli organizzatori molto gentili e disponibili ci ripariamo nel particolare bivacco Pelino. Ci sono già altre persone al suo interno e dopo aver trovato una spazio su di un letto, pranziamo leggendo le varie dediche scritte sulle pareti di questa struttura tenuta un po’ maluccio… peccato! Dieci minuti di pausa poi lasciamo il posto ai prossimi e torniamo in vetta per ammirare per l’ultima volta il panorama. Salutiamo e ci incamminiamo per il lungo rientro per lo stesso itinerario della salita. Un bel viaggio di ritorno incontrando tante persone con cui abbiamo scambiato due chiacchiere, soprattutto con gli organizzatori della gara molto disponibili e gentili come del resto tutti gli abruzzesi incontrati in queste nostre vacanze… Un breve passaggio al Bivacco Fusco poi giù “veloci” fino al Rifugio Pomilio dove finalmente o ahimè finisce la nostra escursione e con essa le nostre vacanze. A sigillo: non ci lasciamo scappare un aperitivo con arrosticini e birra in un bel clima di festa per via della gara ormai conclusa. Una bellissima escursione, dal fascino che lascia il segno da non sottovalutare però per lo sviluppo di notevole impegno fisico. Lasciamo così l’Abruzzo molto colpiti da questa regione che ha tanto ancora da offrire e dove sicuramente torneremo per scorrazzare nei suoi borghi e per scoprire nuove avventure in the mountains…