Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Blinnenhorn o Corno Cieco m.3374

Questa domenica le previsioni danno sole pieno e noi non possiamo non intraprendere un bel giro, magari dove è da un po’ che volevamo andare, così dopo il consulto settimanale decidiamo per la Val Formazza. già addocchiata in precedenza per la salita al Blinnenhorn, poi su consiglio dell’amico e vicino di casa Giovanni, che ci ha elencato i suoi meravigliosi trek con i rifugi sparsi nella valle, perciò non potevamo perdere questa occasione! Primo week end del mese di luglio di questo tribolato 2020, sabato mattina partiamo alla volta di Riale, che raggiungiamo dopo quasi 3 ore di macchina. Alle ore 12.00 parcheggiamo sotto la diga del lago Morasco, pranziamo con un buon riso freddo, poi con calma ci incamminiamo per raggiungere il Rifugio Claudio e Bruno. Ore 13.00 iniziamo la nostra escursione: fa caldo, la giornata bella con qualche nuvola che gira nel cielo, dopo aver raggiunto il lago di Morasco abbiamo un primo assaggio della bellezza di questa valle. Continuiamo costeggiando la sponda sulla destra del lago seguendo le indicazioni, e dopo il lago iniziamo a salire. Ora pieghiamo a sinistra salendo per un ripido sentiero  incastrato in una valle fino ad un bivio con una casota: qui attraversiamo il corso d’acqua a sinistra, per poi risalire la sponda sinistra della Valle, nel salire incontriamo due ragazzi che vedendoli con la corda, incuriositi chiediamo cosa avessero fatto… così ci raccontano di aver salito la Punta d’Arbola in giornata e ora stavano rientrando… però! Complimenti a loro! Dopo la piacevole chiacchierata, proseguiamo per giungere alla diga del lago dei Sabbioni. Wow!  La spettacolare vista del lago con le cime attorno ci lascia senza parole! Il colore di queste acque sono una cosa splendida: un azzurro turchese che fa contrasto con i ghiacciai sullo sfondo, con la Punta d’Arbora a dominare la scena. Sostiamo un pochino, giusto il tempo per riposarci e mangiare qualcosa.. nel mentre diamo un consulto alla cartina acquistata poco prima a Formazza… individuiamo il sentiero e poi prima di attraversare la diga scambiamo due chiacchiere con una coppia che come noi sta salendo al Rifugio. Attraversiamo la diga scattando alcune foto, poi risaliamo la sponda destra del lago e in circa 3 ore dalla macchina raggiungiamo il rifugio Claudio e Bruno, situato a 2.710 m sopra il Lago del Sabbione.Il nome Rifugio Claudio e Bruno deriva da due volontari della OMG  (Operazione Mato Grosso) morti durante lo svolgimento di una missione in America Latina. Che bello raggiungere il rifugio! Una sensazione di piacere ci riempie di gioia. Subito i gestori ci accolgono con la loro simpatia, e dopo le varie menate per effetto – Covid 19 – ci rilassiamo chiacchierando con le diverse persone presenti al rifugio… dopo qualche giro di perlustrazione e le foto che non posso mancare, arriva l’ora di cena!  L’ambiente è un po’ diverso dai soliti rifugi a cui eravamo abituati, con queste restrizioni e distanziamenti si perde un po’ quell’atmosfera amichevole tipica dei rifugi. Dopo aver cenato con una buona pasta al ragù e un buon arrosto con patate, scambiamo due chiacchiere con le persone presenti, parlando delle varie strategia per la mattina seguente con la salita al Blinnenhorn. Traiamo le nostre conclusioni e andiamo a dormire.

Domenica 5 luglio, sveglia ore 4.30, colazione e poi iniziamo la salita: non fa freddo, le prime luci dell’alba illuminano il panorama, e in questo ambiente meraviglioso, dopo i preparativi ci incamminiamo… saliamo a fianco del rifugio, poi al bivio andiamo a sinistra direzione “Blinnenhorn”, davanti a noi un gruppo di svizzeri/tedeschi che piano piano sale il primo tratto ripido tra la “sabbia” che caratterizza la zona.. prima del nevaio riusciamo con uno scatto a superarli, quindi proseguiamo lasciandoci alle spalle la comitiva. Superato il primo nevaio, proseguiamo, nel frattempo il sole ormai sorto, illumina le cime della Punta d’Arbora e del Sabbione con quel color oro che solo la luce dell’alba sa fare… saliamo e dopo aver superato i vari nevai, seguendo gli ometti di pietra usciamo su di un costone, dove finalmente vediamo la cima! Che ambiente! Continuiamo seguendo il costone, alla nostra destra il mare bianco del ghiacciaio del Griess, con la cima del Blinnenhorn a dominare la scena… in questo ambiente inaspettato, seguiamo la traccia che attraversando neve e rocce, ci porta all’ultimo strappo prima della vetta! Ore 7.15, dopo circa 2 ore dal Rifugio giungiamo in vetta!!! Che spettacolo!! Non siamo soli, una coppia di ragazzi ci ha preceduto salendo in giornata da Riale per ammirare l’alba,ci salutiamo e finalmente ci godiamo il panorama unico!!! La giornata splendida e senza una nuvola ci regala una vista da cartolina sulle cime svizzere, con le Alpi Bernesi a dominare la scena. Nel frattempo un’altra coppia raggiunge la cima dopo aver attraversato tutto il ghiacciaio del Griess. Noi, dopo le foto di vetta decidiamo di scendere e per farlo seguiamo la via di salita. A malincuore ci incamminiamo, così dopo il primo tratto di sabbia e rocce, calziamo i ramponi in modo tale da scendere in sicurezza passando per  il nevaio, nel mentre, incrociamo il gruppo di svizzeri che salutiamo con un sorriso. Giunti ala fine del costone togliamo i ramponi, per poi rimetterli su un ultimo tratto, e scendendo incrociamo la coppia incontrata alla diga del Lago dei Sabbioni, ci fermiamo scambiando due chiacchiere… proseguiamo nella discesa e per le ore 9.00 siamo al rifugio Claudio e Bruno. Adesso ci rilassiamo un po’! Prendiamo un thè e una barretta, al sole fuori al rifugio mentre chiacchieriamo con alcuni ragazzi che aspettano altri amici per poi salire insieme in cima. Dopo aver salutato i simpatici rifugisti e i ragazzi presenti, ci incamminiamo verso Riale… giunti alla diga dei Sabbioni, decidiamo di prendere il sentiero che porta al rifugio Città di Busto, tagliando tutto il costone della montagna per poi rimontare sulla Piana dei Camosci… che posto! Unico, inaspettato e allo stesso tempo quasi surreale. Siamo al rifugio, qui ci gustiamo un buon panino con una meritata birra fresca all’ombra. Per l’ultimo tratto di discesa andiamo in direzione Alpe Bettelmatt, trovando ancora un ambiente fantastico… scendiamo tagliando il sentiero per non incrociare la miriade di persone che stava salendo… dopo essere giunti al lago di Morasco proseguiamo fino alla macchina, anche qui, troviamo molte persone che  hanno deciso di passare questa splendida giornata in Val Formazza.

Siamo proprio contenti!!! Camminare in un posto splendido… raggiungere un rifugio… conoscere tante persone con al nostra stessa passione… cenare e poi la mattina dopo salire una cima! Questo è quello che fa apprezzare la vita, ci fa andare a lavorare e ci rende felici!! In questo luogo spettacolare che ci resterà nel cuore.

 

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percorso
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