Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Cima Papa Giovanni Paolo II m.2230

Che bella questa giornata con la mia amica Alessandra nelle fantastiche Orobie Bergamasche!

Lei è di Roncobello, uno spirito libero con una grande passione per la montagna che ci accomuna, in particolare per l’ambiente innevato. E’ esperta di tutto ciò che riguarda neve e ghiaccio, a me attira parecchio questo ambiente non so spiegarne motivo, forse perché con la neve il paesaggio cambia, ed è tutto più affasciante e misterioso. Lei con mio grande piacere asseconda la mia voglia di scoprire questi luoghi magici e di mettermi alla prova.

Oggi 4 febbraio decide di portarmi nelle sue zone, per raggiungere la Cima Papa Giovanni Paolo II M.2230, modesta cima a est del Passo Laghi Gemelli, in Valcanale. Per arrivare a questa cima bisogna percorrere diversi tratti in salita, alternati a tratti in traverso e poi ancora in salita. Ma è un punto di domanda l’arrivo, perché la neve non è in condizioni: colpa delle temperature troppo alte per il periodo, la neve non si è trasformata ed è rimasta farinosa, quindi la nostra intenzione è di partire e mano a mano che andiamo avanti vedere le condizioni del manto nevoso per decidere se proseguire o meno.

Partiamo da Capovalle m.1009 dove parcheggiamo la nostra auto, raggiungiamo i Piani di Mezzeno, e qui calziamo le ciaspole per raggiungere il Passo della Marogella m.1873, indispensabili ora perché la neve ventata ci fa sprofondare; durante la salita cerchiamo di seguire la battuta degli scialpinisti che hanno lasciato la loro traccia, e chiacchierando non ci facciamo scoraggiare, ma è stato davvero faticoso arrivare al passo.

E meno male che siamo arrivate! Qui si è aperta una vista spettacolare, con la Valcanale davanti a noi, il Pizzo Arera, la Cima Corna Piana, e diverse cime innevate che ci hanno permesso di lustrarci gli occhi. Togliamo le ciaspole e ci dirigiamo a sinistra su un promontorio, che facciamo senza ramponi perché il fondo è praticamente senza neve.. li calziamo di lì a breve visto che la neve aumenta, ma purtroppo è anche in pessime condizioni. Fortunatamente dopo alcuni tratti sfondosi la neve sembra che diventi un po’ più accettabile…ma va a momenti. Noi non demordiamo e proseguiamo, raggiungiamo un bel pianoro, poi un traverso non difficoltoso ma da fare con attenzione, e qui incrociamo quattro persone che arrivano proprio dalla Cima Papa Giovanni, allora gli chiediamo qualche informazione a riguardo, come la presenza di vento, perché oggi le previsioni ne danno parecchio in rialzo dal pomeriggio…loro ci dicono che ci sono raffiche a tratti, niente di tragico…questo ci rassicura e noi proseguiamo.

Fantastico! Questo ambiente è spettacolare, sembra di essere in una favola: tutto imbiancato, il cielo limpido e azzurro, e il clima piacevole. Ci fermiamo a sgranocchiare qualcosa, ci godiamo il sole che ci scalda e il silenzio intorno a noi…in giro non c’è nessuno, se non qualche scialpinista che si gode la sua discesa… proseguiamo. Eccoci quasi giunti alla nostra meta: siamo partiti alle ore 8.00, sono le 11.30 e per mezzodì dovremmo essere in cima. L’ultima crestina che affrontiamo ci sembra particolarmente dura, forse perché il percorso fatto per arrivare fino a qui è stato un po’ faticoso per via della neve, Alessandra la paragona scherzosamente all’ Illary Step (l’ultimo tratto impegnativo per raggiungere la vetta dell’Everest).

Qui iniziano le prime raffiche di vento, ma noi non demordiamo, e per mezzogiorno siamo in cima!! Fantastico.

Ci congratuliamo tra noi e ammiriamo il panorama a 360°, con dinanzi i Laghi Gemelli completamente imbiancati. Solo noi in cima, e uno scialpinista che scenderà a breve, non prima di averci scattato la foto di vetta.

Tutto fantastico e perfetto se non fosse per le raffiche di vento che ogni tanto arrivavano…sì ma che raffiche!! Io che dovevo quasi aggrapparmi alla croce, Alessandra che è scesa un pochino rispetto alla cima, finchè ci siamo arrese e dopo qualche scatto abbiamo deciso di abbassarci per mangiare qualcosa e bere un thè caldo.

Dopo diversi scatti a malincuore salutiamo la cima, salutiamo i Laghi Gemelli, e scendiamo.

Dopo aver mangiato qualcosa riprendiamo la discesa, ammirando i panorami e le cime innevate della cui vista non saremo mai sazi, dispiaciuti perché non vorremmo lasciare questo ambiante magico.

Arriviamo al Passo della Marogella, togliamo i ramponi e calziamo di nuovo le ciaspole, e ci accingiamo a scendere per raggiungere i Piani di Mezzeno. Raggiunti i piani togliamo anche le ciaspole, le leghiamo allo zaino e riprendiamo il cammino verso la nostra auto, felici per aver portato a casa una cima importante ed esserci divertite insieme.

Grazie Alessandra per farmi scoprire tanti nuovi luoghi, la montagna è sempre una nuova ed entusiasmante scoperta che se condivisa è ancora più bella.

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