Gli anni passano e le nostre escursioni aumentano, così a volte ricordando il passato ci capita di avere un pò di nostalgia di alcune uscite, soprattutto quelle pre-Angelo3Chiara dove i ricordi si mischiano ad altri e non sempre mettono a fuoco quella giornata vissuta. Oggi dopo quasi 7 anni e mezzo ci piace l’idea di tornare a ripercorrere quei passi che muovevamo con un pò di incertezza nei primi anni di escursionismo. Siamo in Liguria, per l’esattezza ci troviamo a Vignolo, un piccolo borgo nel comune di Nasino in provincia di Savona. Sono le ore 8.00, il sole in lontananza è ancora nascosto dietro le cime verso il mare, noi ci addentriamo per i vicoli questo borgo d’altri tempi, alcuni gatti ci vengono incontro incuriositi da noi due… raggiunto il centro del borgo, andiamo a sinistra dove saliamo per mulattiera e una volta addentrati nel bosco, il caldo ci coglie di sorpresa… dopo pochi passi siamo in maglietta. Saliamo e come un flash back ricordiamo tratti di sentiero… seguendo i segni in circa 2 ore siamo al Colle del Prione m.1309. La giornata è fantastica, calda e con un mare di nuvole all’orizzonte, la sosta è dovuta, giusto il tempo di un break con una barretta, guardando le indicazioni per la cima vediamo ben evidente la traccia che sale ripida… un breve tratto ci porta su di un crinale dove troviamo tante mucche intente nel loro pascolare, un p0′ stranite e quasi spaventate ci osservano al nostro passaggio. La cima è ancora lontana, continuiamo a camminare in questo ambiente selvaggio e dopo pochi metri di discesa, per un tratto in ombra dove troviamo ancora neve, giungiamo al cartello dopo circa 45 minuti dal Colle del Prione. Senza perder tempo, proseguiamo sul tratto più bello di questa salita: un sentiero ripido attraverso giganti di pietra poi traversiamo in costa fino a raggiungere l’anticima… ora in breve per cresta arriviamo alla cima! Monte Galero m.1708!! Che gioia! Dopo circa 3 ore e 30 siamo alla croce. La fame bussa e noi seduti vicino alla croce pranziamo ammirando il paesaggio che si palesa dinanzi a noi! Ore 12.00, la strada per il ritorno è ancora lunga, così dopo le foto e un breve pensiero sul libro di vetta iniziamo la discesa che seguendo la cresta opposta ci porta al Passo delle Calanche m.1411 in circa 40 minuti, per un bel sentiero dove abbiamo incrociato le uniche persone di tuto il giorno, che sono salite dal versante piemontese. Una volta al passo i cartelli presenti non indicano la direzione per scendere, su di una roccia però troviamo una scritta con l’indicazione per “Nasino”, la seguiamo e per sentiero segnato scendiamo ripidi attraverso il bosco, poi un tratto pianeggiante e infine l’ultima ripida discesa attraverso lo strato di nuvole… ci addentriamo in ambienti unici e ricchi di storia, come il castagneto con i ruderi fino al corso d’acqua con i suoi ponticelli ormai quasi spariti, una volta arrivati sulla mulattiera finale gli ultimi stanchi passi ci portano a Visioletto. In circa 2 ore dal Passo delle Calanche siamo a Visioletto, da qui altri 15 minuti di asfalto e siamo arrivati al parcheggio da cui siamo partiti 7 ore prima. Bellissimo giro, lungo come allora, ma forse oggi più in forma e preparati e di conseguenza più apprezzato, che ricordavamo a tratti, dove la discesa ci aveva fatto patire per la poca segnaletica, invece a distanza di anni le cose sono migliorate, ben segnato anche se quest’ultimo sentiero sembrerebbe poco frequentato. Nel mentre ci godiamo l’arrivo alla macchina, un gruppetto di gatti si avvicina e ci saluta, conquistando qualche carezza.