Finalmente si parte per le nostre vacanze estive 2022. La meta di quest’anno è l’Abruzzo con l’obiettivo di salire il Gran Sasso d’Italia. La settimana non si prospetta ottima per quanto riguarda il meteo e dopo qualche giorno di attesa, decidiamo di intraprendere la nostra escursione, partendo all’alba per scongiurare nuvole e temporali pomeridiani. Partiti da Colledara dove abbiamo la base per i nostri primi 3 giorni nel bellissimo appartamento “Gran Sasso White“, dove l’amico Paolone ci ha intrattenuto con il suo sapere su questa terra. Giungiamo a Campo Imperatore m.2135 per le ore 5.45 e una volta al parcheggio iniziamo la nostra salita: il cielo sembra sereno, qualche nuvola all’orizzonte dove il sole inizia a colorare questo posto magico… fa freddo, il termometro segna 9° e noi ben coperti ci incamminiamo per il largo sentiero che porta al rifugio Duca degli Abruzzi, poco dopo al bivio segnato, prendiamo per la Sella di Monte Aquila e nel mentre, ammiriamo lo spettacolo che la natura ci regala. Proseguiamo e in circa 30 minuti siamo alla Sella di Monte Aquila m.2335. Il Gran Sasso è lì dinanzi a noi, con la sua imponente mole. Seguiamo ora il sentiero 103 che porta alla Sella del Brecciaio, le nebbie del mattino corrono nelle vallate circostanti, sono le ore 7.10 siamo alla Sella del Brecciaio a quota m.2506… Il panorama ci regala una vista senza parole con il sole che illumina l’affascinante cima del Monte Intermesoli. Saliamo ancora un pò fino alla Conca degli Invalidi… ora ci troviamo sul versante opposto con a destra la cresta Ovest, su pietraia risaliamo il pendio con una lunga diagonale, al bivio teniamo la destra e salendo ancora incontriamo una coppia che come noi ha scelto di salire di buon ora, con attenzione risaliamo il ripido pendio tra facili roccette e sentiero. L’ambiente è affascinante, montagna pura. Ore 8.00 siamo sulla dorsale nord ovest del Corno Grande insieme alla coppia incontrata prima. Il panorama è unico: l’ormai scomparso “ghiacciaio” del Calderone dell’omonima conca con la vetta dinanzi a noi ben illuminata dal sole. Il cielo azzurro, la roccia bagnata dalla pioggia di ieri, e due coppie che insieme su facili roccette arrivano con attenzione in vetta a questo massiccio dal fascino unico. Che emozione! Siamo sulla vetta del Gran Sasso d’Italia a quota m.2912, felici di noi ci congratuliamo e godiamo di questa vista che non ha eguali. Da qui si vede tutta la bellezza di questa regione con le sue montagne, le valli con i pascoli e i campi coltivati, i paesini arroccati, e là giù in fondo Pescara con il mare a completare un panorama che, per chi ha la possibilità non può lasciarsi scappare. Il tempo passa, le foto si sprecano e dopo due chiacchiere con tre ragazzi saliti dalla direttissima, iniziamo la discesa. Come per la salita, in circa due ore dalla vetta con calma giungiamo alla Sella di Monte Aquila, salutiamo la coppia che rientra a Campo Imperatore e noi invece proseguiamo in direzione Rifugio Duca degli Abruzzi. Seguendo la cresta saliamo sulla prima cima dove sostiamo qualche minuto, giusto il tempo di un panino poi proseguiamo per l’altra cima dove troviamo una targa che recita: “Picco Confalonieri 2422 s.l.m.. Qui sostò l’arcivescovo dell’Aquila Carlo Confalonieri Defensor Civitas Durante gli anni bui della guerra. 5 agosto 1941 – 5 agosto 2019”. Sono le ore 11.20 e siamo arrivati al Rifugio. dove troviamo tante persone salite fin qui per godere della vista e del clima fresco che a 2388 metri ci sta! Con una bella sosta in relax brindiamo alla nostra conquista con una birra fresca sotto un caldo sole che non dispiace. Per le ore 12.45 siamo alla macchina ma prima di andare via da qui facciamo un giro per vedere da vicino questo luogo che a vissuto una pagina storica del nostro paese. Rientriamo a Colledara dove ci aspetta l’amico Paolone a cui raccontiamo la nostra salita dinazi a un buon caffè.