Il ghiacciaio Fellaria si trova in Valmalenco a quota 3550 m. dove la neve riesce a conservarsi per tutta l’estate garantendo la formazione continua di nuovo ghiaccio. Una cara amica mi propone questo trek, e visto che ancora non avevo visto questo famoso ghiacciaio accetto entusiasta. Il ritrovo è alle ore 7.30 al parcheggio del Bione a Lecco, partiamo in direzione Valmalenco e prendiamo il ramo destro della valle fino al lago artificiale di Campo Moro dove arriviamo per le ore 9.30, parcheggiamo la nostra auto e ci incontriamo con altri amici con cui condivideremo questa fantastica esperienza. Il cielo è nitido e la giornata promette bene. Dal parcheggio andiamo verso la diga di Campo Moro e ci dirigiamo a sinistra risalendo il costone NE del Sasso Moro che porta al Rifugio Bignami a quota m.2401, posizionato su un poggio che sovrasta il lago artificiale di Gera. In circa un’ora arriviamo al rifugio, dove facciamo una piccola sosta e mangiamo qualcosa. Da qui partono 3 vie (A – B e C) curate dal Servizio Glaciologico Lombardo in cui il percorso C è il più spettacolare ed è quello che faremo noi, che in poco più di un’ora ci porta direttamente al famoso lago glaciale creatosi pochi anni fa con il ritiro del ghiacciaio. L’ambiente in cui ci addentriamo è spettacolare, un percorso facile ma sempre vario, in cui attraversiamo due torrenti su dei ponticelli in legno, risaliamo un tratto insieme alle caprette che temerarie si arrampicano sulle rocce che si trovano a lato del sentiero, e percorriamo l’ultimo tratto con il ghiacciaio davanti a noi che si avvicina sempre più. Giungiamo finalmente su un promontorio dove uno spettacolo ci si apre davanti: qui la parte terminale del ghiacciaio Fellaria si getta in un lago e l’ambiente che si crea è simile a quello degli iceberg nei paesi del nord Europa. Il ghiacciaio in questo punto è da anni separato dalla lingua principale del Fellaria e ora si affaccia sul lago: ciò significa che non avendo alimentazione non durerà a lungo purtroppo. Ammiriamo questo paesaggio meraviglioso e decidiamo di scendere a livello del lago per avvicinarci al ghiacciaio: ogni tanto qualche tonfo dovuto allo scioglimento del ghiaccio ci fa sobbalzare, oltre a creare cascate prorompenti che alimentano le sue acque. Qui scattiamo foto su foto, immortaliamo il momento, condividiamo un aperitivo molto apprezzato portato da una coppia di amici e ci godiamo questi attimi in bella compagnia in un ambiente che sembra surreale. Dopo circa un’oretta ripartiamo e ripercorriamo il sentiero C, quindi tappa al Rifugio Bignami dove arriviamo per le ore 15.30, mangiamo qualcosa e poi ritorno al parcheggio della Diga dove abbiamo lasciato le nostre auto. Siamo un pò stanchi ma felici di aver visitato questo luogo in cui la grandezza e la bellezza della natura ci lascia senza parole riconoscendo in essa la nostra piccolezza di fronte ad un creato che il tempo ha modellato e al quale dobbiamo rispetto e riconoscenza.