Angelo3Chiara

Noi che insieme scoprimmo per caso l’amore per la montagna, vorremmo condividere con voi le nostre emozioni e le rare bellezze che in essa incontriamo

Cresta OSA – Monte Moregallo m.1276

Oggi raccontiamo di una giornata “top” sia per l’ambiente che abbiamo trovato, sia per l’approccio da utilizzare con questo tipo di scalata… Siamo a Valmadrera, direzione San Tomaso,  parcheggiamo l’auto alla frazione Belvedere, quindi seguiamo le indicazioni per la Cresta O.S.A. (Organizzazione Sportiva Alpinisti) . Dopo un avvicinamento di circa un’ora e mezza, arriviamo alla base della roccia da dove inizia la nostra avventura tra le rocce del Monte Moregallo. Mentre ci apprestiamo a partire, un signore sopraggiunge, e nel parlare ci spiega che lui spesso viene tra queste rocce in solitaria per salire e poi scendere da questa via di arrampicata storica. Iniziamo la salita, e dopo il primo tiro non difficile si attrezza la sosta, qui il signore ci passa con un “Ci vediamo dopo” quasi disarmante per noi che con la corda che ci aiuta nella salita ci sembra quasi impossibile la discesa. Dopo vari passaggi e soste affrontiamo il passaggio più “duro”, dato IV +, dove un chiodo con cavo d’acciaio ci dà una piccola sicurezza in più nel superare questa paretina….nel mentre ritroviamo il signore che con semplicità e tranquillità supera in discesa questo passo dove ci salutiamo con un arrivederci su questa montagna per lui come una casa. Continuiamo fino ad una sosta con resinati ed anelli, dove ci aspetta il camino, anche qui con un passo di IV. Lo superiamo e finalmente siamo sulla cresta riconoscibile anche dal paese…l’affrontiamo in conserva un po’ sulla roccia e un po’ attraverso il sentiero alla sua destra. Una volta giunti alla fine della cresta, scendiamo fino alla selletta dove a sinistra si scende per il canale Belasa, di fronte una parete di IV improteggibile e a destra il sentiero che aggira la parete, dove noi ci dirigiamo… dopo aver aggirato la parete saliamo fino alla parete successiva (l’ultima) ma visto l’ora e la stanchezza preferiamo non affrontarla, proseguiamo e in breve siamo in cima! Felicissimi e stanchi, ci rilassiamo giusto per mangiare qualcosa poi scendiamo per il sentiero che porta alla Fonte Sambrosera per poi arrivare alla nostra auto con il sole ormai tramontato.

Giornata intensa forse un po’ sottovalutata, non dal punto di vista tecnico, ma più un discorso di attrezzare le soste che ci hanno fatto perdere un po’ di tempo. Nel complesso soddisfatti, per essere comunque riusciti in sicurezza ad affrontare la via, che a nostro avviso merita molto. Ti impegna, ma allo stesso tempo lascia spazio al divertimento tra le rocce in un ambiente molto interessante dove sicuramente torneremo.

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percorso
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