Questi sono i trekking che rilassano corpo e mente. Quelli in cui la fatica è appagata dal paesaggio circostante, con i suoi colori autunnali e il paesaggio che si trasforma in continuazione grazie anche al suo lungo sviluppo: in questi 25 km percorsi abbiamo attraversato un bosco di larici, diversi Alpeggi e laghi, arrivando al passo Scatta Minoia dove abbiamo calpestato la prima neve della stagione, caduta il giorno prima.
In questa domenica autunnale decidiamo di fare un trek in cui possiamo ammirare i colori che ci regala questa stagione, e Alessandra propone l’Alpe Devero, nell’estremo nord del Piemonte, e non potevamo chiedere di meglio.
Partiamo presto da casa, perché il trekking non è corto e la nostra destinazione non è proprio dietro l’angolo. Alle ore 9.00 parcheggiamo all’Alpe Devero (a quota m.1634), ci copriamo perché fa decisamente freddo, e partiamo per il nostro trek, direzione passo Scatta Minoia (m.2599). Lasciamo il parcheggio e raggiungiamo la piana del Devero, attraversiamo il ponticello a destra e subito ci addentriamo nel bosco di larici, dove sono iniziate le meraviglie con un susseguirsi di sfumature che vanno dal giallo all’arancione. Camminiamo godendo della vista intorno a noi in questa bellissima giornata di sole, e arriviamo a Crampiolo, un caratteristico alpeggio con tante casette sistemate meravigliosamente e una bella Chiesetta solitaria. Scattiamo qualche foto e proseguiamo verso il lago del Devero che costeggiamo a destra, poca gente in giro e un quoad che ci sorpassa: due ragazzi che ci salutano e che ritroviamo più avanti quando raggiungiamo l’Alpe Canaleccio (m.1984) per le ore 10.30: sono indaffarati a sistemare le vecchie case abbandonate, e troviamo fantastico il fatto che ci siano ancora giovani che si impegnano a mantenere attivo il territorio. Li salutiamo e continuiamo a salire, arriviamo all’Alpe Forno (m.2222) dove ci soffermiamo a mangiare qualcosa, e proseguiamo senza più fermarci per il Passo Scatta Minoia, attraversando un bellissimo altopiano, un anfiteatro di cime, dove regna un immenso senso di infinito, dove ci sentiamo piccoli circondati da tante vette una più bella dell’altra. Qui iniziamo a vedere la prima neve, poca forse intorno a quota 2400 m., che pian piano che saliamo aumenta, tanto che ci chiediamo se saremmo riusciti a raggiungere il passo. A fatica complice anche la neve lo raggiungiamo per le ore 12.00. Fantastico, tanta neve anche sul versante opposto, quello svizzero, e un bellissimo bivacco la fa da padrone, il Bivacco Ettore Conti. Siamo contenti di aver raggiunto il passo e poter godere di questo fantastico paesaggio innevato, oltretutto in un tempo relativamente breve. Scattiamo qualche foto e mangiamo qualcosa, non ci soffermiamo molto perché fa freddo e non abbiamo nemmeno un posto per sederci perché la neve ha coperto tutto. Scendiamo scaldati da un bellissimo sole che però ora viene a tratti coperto dalle nuvole, passiamo l’immenso altopiano, e arriviamo al lago Devero che possiamo ammirare dall’alto in tutto il suo splendore, con il sole che lo illumina e lo esalta, cosa che al mattino non accade perché la valle rimane in parte ancora all’ombra. Qui sono doverose le foto, immortaliamo il bel momento con tanti scatti perché il lago e l’ambiente circostante meritano. Poi ci incamminiamo e decidiamo di prendere il sentiero poco più in basso che ci indica il Giro del Lago a destra. Scendiamo con decisione quasi ad altezza lago, e qui iniziamo il nostro giro ad anello: allunghiamo di qualche km il percorso, ma i colori dei larici che costeggiano le riva sono bellissimi, e ci aiutano ad addolcire la fatica che inizia a farsi sentire. Oltrepassiamo il lago, arriviamo alla diga, percorriamo gli ultimi tratti di bosco, e ritorniamo a Crampiolo, dove non possiamo non fermarci a mangiare qualcosa, conquistati dagli odori e dai profumi che la mattina abbiamo potuto assaporare al nostro passaggio. Ci fermiamo all’Agriturismo Alpe Crampiolo dove ci rifocilliamo con un tagliere di formaggi e uno di lardo, noci e miele tutto di loro produzione.
Ora che abbiamo recuperato le energie salutiamo i gentili gestori, tre ragazzi giovani e riprendiamo il cammino. In circa mezz’ora ci riporta alla nostra auto, che raggiungiamo per le ore 17.00 circa.
E’ stata una bellissima esperienza, paesaggi magnifici che scaldano il cuore e rilassano la mente, oltre ad allenare il corpo per via dei km percorsi dovuti uno sviluppo notevole. Grazie ad Alessandra e a Bruno per la bellissima proposta e per l’ottima compagnia