Cambiano le stagioni, cambiano i tempi, cambia il mondo, oggi più che mai tutto cambia… noi continuiamo ad esplorare nuovi posti e nel cambiamento troviamo pace tra i sentieri, tra gli alberi, le valli e i laghi. Riscopriamo l’autunno come non l’avevamo mai visto, dove una linea sottile lo divide dall’inverno, con i colori degl’alberi tipicamente autunnali e la tanta neve tipicamente invernale in questa valle che ci stupisce, ci rilassa e ci dà tanta forza. Domenica 1 novembre, partiti di buon ora raggiungiamo la diga del Lago di Belviso, qui parcheggiamo e iniziamo la nostra escursione. Ore 7.30 siamo soli, in questo luogo strano, dopo alcuni minuti arriva un’auto… tre escursionisti come noi, ci salutiamo e andiamo verso l’inizio del nostro itinerario: il lago Nero, Verde e Lavazza. Prendiamo la strada sterrata che sale sulla destra della diga, fa freddo, mentre saliamo la temperatura si scalda finchè ci troviamo in maglietta. Seguendo i segni tagliamo la strada attraverso boschi, prati e alberi, gli scorci sul Lago di Belviso ci lasciano senza parole, dopo aver superato il baitone di quota 1900 (casa di caccia), troviamo un bivio, andiamo a destra ora il sentiero sale costante tra larici e neve… dopo aver superato un tratto tra rocce e acqua di un ruscello usciamo dal bosco trovandoci in un ambiente spettacolare: è ancora presto, sono circa le 9.00, il cielo è azzurro, il sole ancora basso dietro le cime non ci scalda, così ci copriamo mentre ammiriamo il luogo. Siamo alla Malga Torena, a destra abbiamo il lago Nero m.2054 e a sinistra seguiamo la traccia tra la neve che ci porta in breve al lago Verde m.2073. Nel frattempo il cielo cambia: le nuvole coprono l’azzurro lasciando filtrare pochi raggi di sole, una volta al lago restiamo ammaliati dal paesaggio. Il lago Verde: oggi non verde, perché coperto da uno strato di ghiaccio, adagiato tra la neve al cospetto del Pizzo Torena… oggi possiamo ammirare l’inverno che bussa alla porta. Sostiamo giusto il tempo per un thè caldo poi torniamo al lago Nero… il tempo “straneggia”, il sole ora ci scalda sul sentiero che porta al lago Lavazza, a tratti senza neve su questo bel sentiero che girando attorno alla montagna ci porta in un altro ambiente. Sono le ore 11.00, non abbiamo ancora visto nessuno, raggiungiamo il cartello per il lago Lavazza, saliamo e poco prima di raggiungerlo scorgiamo in lontananza una persona sul sentiero GVO (grande via orobica), ore 11.30 siamo al lago Lavazza m.2134, anche lui totalmente ghiacciato, come il lago Verde ci troviamo in un ambiente invernale, ma fortunatamente il sole biricchino di oggi ci scalda al momento giusto… così decidiamo di pranzare con i nostri panini e the caldo, seduti su di una roccia non coperta dalla neve. Fantastico!! Soli quassù tra i ghiacci del lago Lavazza! Ore 11.30, abbandoniamo l’idea di un eventuale salita al Monte Lavazza, così scendiamo seguendo il sentiero di salita riassaporando ogni attimo, una volta alla malga Torena, torniamo al lago Verde, il sole si specchia sul ghiaccio ma le nuvole, forse un po’ invidiose lo coprono un altra volta… così decidiamo a malincuore di scendere definitivamente, prima però ci regaliamo un break con the e cioccolato. Durante la discesa, ci rilassiamo ammirando tutti i colori dell’autunno, fotografiamo la bellezza che troviamo… poi, piano piano raggiungiamo l’auto. Peccato aver finito la nostra escursione di oggi, ma come ogni inizio c’è una fine… rientriamo a casa felici e speranzosi per poter al più presto tornare ad esplorare nuove valli dove trovare ambienti unici che fi fanno stare bene.