Anche quest’anno un giro sulle Apuane ci scappa, questa volta si aggrega anche l’amico Angelo incuriosito dai racconti della nostra esperienza passata. Partiamo quindi alla volta della Val Serenaia, una valle della catena settentrionale delle Alpi Apuane, dove pianifichiamo un bel giro ad anello con sosta al Rifugio Orto di Donna. Partenza presto da Caslino e per le ore 8.00 siamo già in marcia. Dopo aver parcheggiamo l’auto nel parcheggio nei pressi del tornante alla fine della valle, ci incamminiamo verso il rifugio Val Serenaia, subito dopo a destra parte la traccia che porta alla via di salita al monte Pisanino per la Bagola Bianca. L’aria e frizzante all’ombra del RE delle Apuane, con attenzione, seguiamo alcune tracce tra i prati, poi una volta sulla cresta, la seguiamo fino a raggiungere la cima della Bagola Bianca… da qui, sempre per cresta, puntiamo alla cima del Monte Pisanino, che raggiungiamo per le ore 10.30, seguendo in parte la sommità della cresta, in parte una traccia nel tratto erboso alla sua sinistra. Non ci sono parole: la vista è unica, da quassù si vedono tutte le Apuane, di fronte a noi il Pizzo d’Uccello in tutta la sua stazza rocciosa che svetta imponente e ardito…. guardando intorno a noi, all’orizzonte si vede anche il mare, spettacolo!! Poi ci voltiamo e guardiamo la via di salita… sembra quasi disegnata: una linea sinuosa e insidiosa con passaggi delicati dal sapore alpinistico, dove i nervi sono messi a dura prova fino alla cima del RE delle Apuane. Ci complimentiamo tra noi, e dopo il break si riparte: per la discesa prendiamo il versante opposto alla salita seguendo i bolli blu, scendiamo per un canale ripido poi a sinistra, con attenzione, superiamo il passaggio più fotografato del Monte Pisanino, poi su fino alla Foce di Cardeto, ma prima sostiamo all’ombra nei pressi di una grotta, per pranzare. Poco prima delle ore 13.00 riprendiamo il cammino che in breve ci porta al Rifugio Orto di Donna, e qui ci fermiamo, rilassandoci con una birra fresca e una fetta di crostata ai frutti di bosco, raccontandoci della salita: Angelo non si aspettava questo tipo di terreno e scherzandoci sopra ci divertiamo molto… complice anche la giornata splendida senza una nuvola ci fa gioire di essere qui insieme. Nel pomeriggio un giretto al Passo della Pecora, perlustrando da lontano altre cime, dove il panorama sulla Valle degli Alberghi ci lascia senza parole, con le cime rocciose attorno a dominare la scena. Una volta al rifugio ci prepariamo per la cena, come sempre ottima, chiacchierando con Stefania, la rifugista più tosta che conosciamo. Poi andiamo a dormire, che il giorno dopo ci attende la salita al Pizzo d’Uccello.