Nel giugno 2015 la nostra prima salita al Monte Moregallo dalla cresta ovest e oggi, sabato 29 aprile 2018 torniamo sui nostri passi, un po’ per riassaporare questo bel giro, un po’ per non allontanarci troppo da casa. Così dopo aver parcheggiato l’auto, iniziamo la nostra escursione. Il tempo non è dei migliori, le nuvole coprono il cielo e la pioggia è dietro l’angolo…ma le previsioni dicono che non pioverà, e noi gli crediamo. Sono le ore 9.00, e dopo aver preso la strada che porta a San Tomaso, prendiamo il sentiero 6 per il Moregallo e da subito iniziamo a salire nel fitto bosco, e in circa 40 minuti arriviamo alla Fonte di Sambrosera, sostiamo un attimo e facciamo alcune foto alle varie “casote” che ci sono. Continuiamo e dopo circa 20 minuti siamo alla Bocchetta di Moregge. Che sudata!! Dopo un cambio di maglia proseguiamo, e da adesso fino alla cima affrontiamo il tratto divertente dell’escursione. Ora il sentiero segue una traccia segnata da bolli gialli in un alternarsi di passaggi su roccia, fino a raggiungere il punto dove si scende con alcune catene a protezione del passaggio un po’ delicato, poi affrontiamo l’ultimo tratto prima della cima completamente attrezzato con catene, e alle ore 11.00.. siamo in vetta! Il Monte Moregallo m.1276, tra le cime del Triangolo Lariano è forse la più affascinante, con molti sentieri di tutte le difficoltà, e anche una via di salita di arrampicata molto rinomata nel panorama degli scalatori, la Cresta O.S.A.. La salita di oggi serve anche a dare un’occhiatina proprio a questa cresta, che è nei nostri progetti. Così dopo un break e le consuete foto nello splendido ambiente della cima del Moregallo iniziamo la discesa seguendo il sentiero per Preguda, e dopo aver superato la Bocchetta di Sambrosera m. 1192 risaliamo un breve tratto di sentiero fino a un promontorio dove si apre davanti a noi un panorama che non possiamo ignorare: il Lago di Lecco, le Grigne, Il Monte Barro, la città di Lecco e la piana di Valmadrera (vedi video). Ora il tratto più ripido da affrontare in discesa, fino a giungere ai prati prima del Sasso Preguda, dove sostiamo gustandoci il nostro pranzo: uova sode, pomodori e gallette. Sono le ore 13.00 e siamo al Sasso Preguda m.647, un masso erratico proveniente dalla Val Masino con una forma quasi a piramide e un’altezza di circa 7 metri, con la sua chiesetta dedicata a San Isidoro. Da qui prendiamo il sentiero “Elvezio” direzione Forcellina e in un saliscendi tra facili rocce e bosco arriviamo a Forcellina m.720, e da qui per il sentiero 5 torniamo alla Fonte di Sambrosera e poi alla fine del nostro giro nei pressi del bivio per San Tomaso. Siamo alla nostra auto alle ore 14.30. Bellissimo giro! Rifatto a distanza di tre anni ha saputo regalarci ancora delle belle emozioni! Speriamo la prossime per la Cresta O.S.A.!