Come sempre le nostre uscite sono vincolate al meteo e come a volte capita questa domenica sa un po’ di incertezza, così per tenerci allenati usciamo tra i sentieri di casa che conosciamo e con la pioggia magari gestiamo meglio. Partiamo da casa in quel di Caslino d’Erba, ore 6.00, di buon mattino iniziamo a salire per strada asfaltata che porta all’Alpe Prina m.588, poi continuiamo fino a prendere il sentiero che porta alla Bocchetta di Palanzo che domenica scorsa i volontari del CAI di Caslino hanno pulito dalle piante cadute e tagliato l’erba che quasi copriva il sentiero. Saliamo seguendo la traccia pulita e ben segnata fino a giungere alla Bocchetta di Palanzo m.1210 alle ore 7.30. ll tempo che già minacciava acqua ora si fa più fresco e nel mentre cerchiamo qualcosa per coprirci scopriamo che una sacca idrica nello zaino ha perso tutto il contenuto che doveva supportarci per l’intera giornata. Ahimè, cose che capitano… continuiamo salendo in vetta al Monte Palanzone m.1432 dove le nuvole cariche ricoprono tutto il cielo, le nebbie corrono nelle valli e sui laghi alcune nuvole sostano immobili. In questo ambiente saliamo tra i pendii del Palanzone attraverso l’erba gialla che contrasta i colori scuri di oggi. Ore 8.15 siamo in vetta! Sulla cappelletta a piramide che svetta sulla cima troviamo un cartello a ricordare che oggi ci sarà il 39° raduno al Monte Palanzone con ritrovo alle ore 10.00 in Preaola per poi andare in cima per la messa. Purtroppo non eravamo al corrente di ciò, e poiché mancano circa due ore all’appuntamento, proseguiamo scendendo per il sentiero diretto che porta a Rezzago. Mentre camminiamo due gocce d’acqua scendono e una volta nel bosco notiamo qualche raggio di sole… Passando per la Bocchetta di Vallunga, proseguiamo per il Monte Barzaghino che saliamo dalla Bocchetta del Frecc m.884 passando per il Dosso Mattone m.925. Durante la salita il tempo cambia e un caldo sole ci regala una bella giornata, dalla vetta il panorama è bellissimo. Ci rilassiamo, mangiamo qualcosa e alle 10.45 prendiamo il sentiero di ritorno a Caslino. Oltre al Sentiero del Falghèè, recentemente aperto dal CAI di Caslino d’Erba, un altro sentiero collega la cima con il paese, che però non è opera del CAI e per sentito dire sembra essere un po’ pericoloso. Così cogliamo l’occasione per testare un nuovo sentiero e anche per completare un bell’anello molto interessante. Le indicazioni segnano “E” ma sul cartello si nota una correzione in “EEA”… iniziamo subito a scendere tra le piante per un ripido sentiero, poi giunti ad un cartello, tenendo la sinistra scendiamo ancora abbastanza ripidi con passaggi esposti dove il passo sicuro è d’obbligo. Poi a destra e con qualche passaggio ancora un po’ delicato giungiamo al bivio dove passa il sentiero che porta ad Asso per la Val di Buri. Tenendo la destra per Caslino, in circa un’ora dalla vetta, siamo in paese. Non male!! Ripido, esposto e ben segnato, con cavi d’acciaio nei punti delicati, sicuramente un “EE”. Completiamo così un bel anello non lunghissimo ma appagante, forse meglio se fatto dal senso inverso.