Bologna: patria della mortadella, delle lasagne e molto altro che riguarda la cucina made in Italy, ma anche tante altre cose: il suo centro storico antico e vivace con i suoi 40 km di portici, e le sue Torri, tra cui la Torre degli Asinelli che lunedì abbiamo salito, ben 498 scalini per 97 m.di altezza, ma dalla cima una vista unica sulla città è la ricompensa per lo sforzo fatto. Ma noi non resistiamo al richiamo di qualche camminata così osservando il web ci imbattiamo sulla cima più alta di Bologna: il Corno Alle Scale m.1945, una montagna dell’Appennino Tosco-Emiliano situato nel comune di Lizzano in Belvedere, che è anche sede di un’importante stazione sciistica dell’Appennino Settentrionale. Così approfondiamo, compriamo una cartina dedicata e via… Dopo aver dormito in città, il giorno seguente si parte in direzione Lizzano in Belvedere fino a raggiungere il Rifugio Cavone m.1422 nei pressi dell’Omonimo lago dove parcheggiamo l’auto e iniziamo la nostra escursione. Sono le ore 8.30, partiamo prendendo il sentiero alla destra del Lago Cavone e da subito iniziamo a salire nel bosco fino a giungere alla bellissima Valle del Silenzio, quindi seguiamo per il Passo del Vallone m.1697, da dove proseguiamo in compagnia di due escursionisti che come noi fanno il giro delle cime. Affrontiamo i Balzi dell’Ora, una bellissima cresta esposta e panoramica, costituita da rocce a forma di scalini, che percorriamo con passo sicuro e che ci porta alla Punta Sofia m.1914. Sono le ore 10.00, qui il panorama spazia su tutti gli appennini Tosco-Emiliani, vediamo persino Pistoia e Firenze… L’altitudine e la croce di vetta dalle dimensioni colossali ci fa molto strano…Ci troviamo a Bologna! Da non credere! Il sentiero ora prosegue sotto un vento molto forte, e in breve raggiungiamo la cima più alta della provincia di Bologna, il Corno alle Scale m.1945, con il cippo a segnalare la vetta e poco più sotto gli impianti di risalita che nel periodo invernale consentono ai bolognesi di sciare in questa splendida valle. Da qui iniziamo a scendere verso il Passo dello Strofinatoio m.1632, dove il vento aumenta la sua forza e i nostri amici ci raccontano che in questo passo il vento può raggiungere i 200 km orari… Proseguiamo sempre sotto la forza del vento fino a raggiungere il Passo dei Tre Confini dove la province di Pistoia, Bologna e Modena si incrociano… continuiamo e dopo pochi minuti giungiamo al Rifugio Duca degli Abruzzi, il primo rifugio edificato sull’Appennino Tosco-Emiliano nel 1878 nei pressi del Lago Scaffaiolo, che a causa del clima, delle guerre e degli atti vandalici fu riedificato per ben 3 volte, fino al 2001… Dopo i saluti con i nostri nuovi amici ci dirigiamo al Lago Scaffaiolo m.1775, facciamo il giro poi decidiamo di scendere..un po a malincuore dato l’ambiente sorprendete che abbiamo trovato. Per la discesa seguiamo la strada che dal Rifugio Duca degli Abruzzi porta ai parcheggi dove ce la nostra auto per le ore 12.30. Qui lasciamo zaino e scarponi poi ci dirigiamo al Rifugio Cavone, dove pranziamo con delle ottime tagliatelle ai funghi e con un super dolce coi mirtilli freschi raccolti nei paraggi dai rifugisti. Purtroppo come ogni escursione arriva il momento di tornare a casa..così dopo due chiacchiere ai bordi del lago con una coppia di bolognesi che per sfuggire al caldo raggiungono questo luogo in cerca di refrigerio, ripartiamo per rientrare a casa.
Come ogni uscita giungiamo alla nostre conclusioni: felicissimi di aver conosciuto questi posti, da Bologna “città”… A Bologna “montagna” in un ambiente che non si aspetta di trovare e conoscendo persone molto socievoli come sono i romagnoli.